Imoco Volley Conegliano

SCREENING: ULSS 2 PARTNER DI IMOCO VOLLEY, AL TOP A LIVELLO REGIONALE!

Quasi 80.000 le persone che hanno aderito, diagnosticate 80 neoplasie in fase iniziale e 753 lesioni
precancerose. Benazzi: “Risultato frutto del grande lavoro di squadra, un grazie a Lilt e Imoco Volley”

Ulss 2 best perfomer, a livello regionale, per quanto riguarda l’adesione allo screening
colorettale. Il dato è emerso, nei giorni scorsi, nell’ambito dell’incontro regionale dedicato al monitoraggio
annuale della performance dello screening volto a prevenire il cancro del colon retto.
I dati, relativi al 2016, e quindi ancora disaggregati per i singoli Distretti dell’Ulss 2, riportano,
rispettivamente, i seguenti valori di adesione:
Distretto Pieve di Soligo: 77,8%
Distretti di Treviso e di Asolo: 74,7%
Si tratta, rispettivamente, del primo gradino (per Pieve di Soligo), e del terzo gradino (per Treviso e Asolo)
della ”classifica” regionale, che vede una media di adesione del 63,3%, risultato complessivo ottimo a
fronte di una media nazionale del 43,7%.
Nell’Ulss 2 le persone che, nel 2016, si sono sottoposte allo screening colorettale sono state circa 80.000: lo
screening ha permesso di diagnosticare in fase precoce 80 neoplasie maligne e di scoprire e trattare 753
lesioni precancerose (adenomi).
“Accolgo con grande soddisfazione questi risultati, frutto non del caso ma di un costante lavoro nell’ambito
della prevenzione, della diagnosi precoce e della cura
– sottolinea Francesco Benazzi – . Gli screening, infatti,
per raggiungere buone performance, richiedono un percorso organizzativo e diagnostico-terapeutico
strutturato e lineare, con sinergie tra i diversi professionisti coinvolti. A loro va il mio plauso. Un grazie
particolare va anche alla Lega Italiana per la Lotta con i Tumori, che da tempo ci affianca in questa attività, e
all’Imoco Volley, che da due anni è testimonial per le nostre campagne di screening”.

“Gli ultimi dati – commenta Sandro Cinquetti, coordinatore dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 2- confermano le evidenze scientifiche circa l’importantissimo ruolo dello screening colorettale nel ridurre la
mortalità e l’incidenza (numero di nuovi casi/anno) del cancro del colon retto, uno dei big killer sia per i
maschi che per le femmine, assieme al cancro del polmone e della mammella. La mortalità e l’incidenza,
grazie allo screening colorettale, nell’arco di 10 anni calano del 25-30%. Queste percentuali crescono
progressivamente anche dopo il primo decennio di attività. Dietro ai numeri ci sono, non va dimenticato,
migliaia di vite salvate: nella nostra Regione, infatti, i decessi evitati si attestano nell’ordine di 150 all’anno
”.
Lo screening colorettale viene proposto, come previsto dalle linee guida internazionali, alle persone di età
compresa tra i 50 e i 69 anni. Viene effettuato con cadenza biennale mediante il semplice test di ricerca del
sangue occulto nelle feci, seguito dalla colonscopia in caso di esito positivo dell’indagine di primo livello.