Imoco Volley Conegliano

PRIMA VITTORIA IN CASA NEL “J-DAY”! 3-1 CON BOLOGNA AL PALAVERDE. GASPARI “ORA MENTE PIU’ LIBERA”

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IMOCO CONEGLIANO – IDEA 2002 BOLOGNA 3-1 (25-20,22-25,25-23, 26-24)

IMOCO CONEGLIANO: Camera 2, Nikolova 18, Barcellini 13, Fiorin 18, Barazza 13, Calloni 10, Rossetto , Daminato ne, Maruotti , Agostinetto , Crozzolin , Zanotto ne. All. Gaspari

IDEA 2002 BOLOGNA: Ventura , Stufi 12, Lavorenti , Coriani , Arimattei 12, Carraro , Samec 13, Petrucci 6, Milos 14, Korukovets 18, Gianneschi , Minervini , Lapi. All. Beltrami

arbitri: Prati e Pozzato

Spettatori: 2.435
Note: Durata set 26′,29′,31′, 29′ . Battute sbagliate: Conegliano 4, Bologna 11. Aces: Co 4, Bo 3. Muri: Co 10, Bo 12. Pct attacco: Co 38%, Bo 385. Pct ricezione: Co 39%, Bo 39% .

E’ il “J Day” al Palaverde, con l’esordio di Jenny Barazza con la maglia dell’Imoco Volley, un ritorno a casa per la centrale di Codognè, subito schierata in sestetto da coach Gaspari nell’anticipo televisivo al Palaverde contro l’Idea 2002 Bologna, fanalino di coda, ma in forte crescita nelle ultime gare.

L’inizio è interessante con Bologna che inizia aggressiva a muro e si mette con la testa avanti sul 5-6. Da lì un importante turno di battuta di Raffa Calloni, che impensierisce la ricezione ospite e permette alle compagne di concretizzare un parzialone di 5-0 che mette l’Imoco bene in vantaggio 10-6, poi 12-8 con la panchina ospite costretta al time out. Cresce l’apporto di Emy Nikolova, a cui Nordest Insurance Broker, nella persona del titolare dottor Mario Gava, prima della gara ha consegnato la sua nuova maglia con lo sponsor personale (foto), ma qualche problema in ricezione permette a Samec e compagne di risalire fino al 13-12. La gara torna equilibrata dopo il tentativo di fuga delle Pantere, mentre Bologna pur senza l’infortunata Cvetanovic, approfitta di qualche errore di Conegliano e di ben 4 muri per tenersi a contatto (16-15 al secondo t.o. tecnico). Cristina Barcellini con un diagonale dei suoi dà il +2 (17-15), poi anche Fiorin colpisce da seconda linea (5 punti nel set), ma il muro di Milos regala il pareggio a Bologna prima dell’attacco vincente di Barazza. Con Barazza in prima linea il muro dell’Idea 2002 fa fatica a leggere le situazioni proposte in regia da Camera per l’Imoco, le schiacciatrici possono colpire spesso con muro a uno, e ne beneficia l’attacco del team di Gaspari, più vario e imprevedibile 0-18 per l’Imoco, inizia lo sprint finale del primo set e la classe di Jenny Barazza si fa sentire, è suo il muro imperioso del 21-18, poi ace di Camera, miracoli in difesa di “Ninja” Rossetto e Conegliano chiude senza patemi 25-20.

Il secondo set inizia sulla falsariga del primo, l’Imoco inizia a mettere pressione ancora con Vale Fiorin, e sale 8-5 al primo t.o. tecnico. Le bolognesi sbagliano qualcosa, ma restano aggressive, con Arimattei e Korukovets che pareggiano a quota 9. Ci pensa “Fiore” Fiorin a riportare avanti le Pantere, poi anche l’esordiente Barazza si fa sentire al centro, ma Bologna non ci sta e sorpassa con Milos e un muro di Arimattei (11-13). Time out immediato di Gaspari. Le ospiti con la grinta di Ivana Milos arrivano al +4 (12-16), ma le Pantere graffiano ancora con Nikolova che riscatta un piccolo passaggio a vuoto e una Barazza già padrona della rete (16-18). Il muro di capitan Calloni è feroce (17-18), ma Bologna si trasforma e con grinta ritorna a +4 (17-21), costringendo Gaspari al time out. Carla Rossetto non ci sta, prende tutto in difesa e dà la scossa (19-21). Entra Agostinetto per Camera in prima linea, l’Imoco risale a -1 (21-22), ma Korukovets (8 punti nel set) è ispiratissima (21-23). Barcellini pero’ sbaglia un attacco e Bologna puo’ giocare tre set point, il primo lo annulla Barazza (5 punti nel set con il 57%), sul secondo ancora la russa manda le squadre all’1-1 (22-25).

Capitan Calloni, “anema e core” dell’Imoco Volley, è protagonista in avvio del terzo set, suoi i tre punti in fila che mandano le Pantere avanti da 3-3 a 6-3, prima dell’ace di Fiorin che costringe coach Beltrami a fermare l’ondata gialloblù con il time out. Ma non basta, Fiorin e Rossetto fanno gli straordinari in difesa, l’attacco trasforma puntualmente (bene Nikolova) e l’Imoco vola 11-5. Riprende a funzionare anche il muro di Conegliano, due “block” di Emy Nikolova mandano avanti 14-6 la squadra di Gaspari. E’ la Fiorin con due buoni attacchi a permettere un ulteriore allungo, ma Bologna con innesti dalla panchina resta in gara e prova a rientrare (da 17-11 a 17-14). Ancora Calloni alza l’intensità, è lei a siglare il 18-14. Gara da prendere con le pinze, sempre incerta, e allora l’esperienza di Barcellini fa comodo, suo il 20-16, ma Bologna è sempre lì e ricuce lo strappo (20-19). Tutto da rifare. Nikolova si prende due belle responsabilità (7 punti nel set e si riaccende la luce in casa Imoco, controbreak per il 22-19. Ma non basta, Milos e Samec rispondono, altro filotto bolognese ed è ancora parità a quota 22. Finale tesissimo, ancora capitan Calloni (quasi il 70% in attacco), di forza, per il 24-22. Il set si chiude con l’errore in battuta di Milos che regala il 25-23 all’Imoco che sorpassa e va 2-1.

L’Imoco vuole regalare la prima vittoria casalinga in campionato al suo pubblico (oltre 2400 anche stasera nonostante la diretta Rai) e prendere tre punti dopo sei sconfitte in fila, ma le avversarie bolognesi non mollano e rendono la gara sempre più vivace, rimontando subito da 3-1 a 5-5 con Stufi in evidenza. Ancora grande equilibrio in campo, fino al primo tentativo di fuga delle emiliane (8-10), subito rintuzzato da Fiorin. Arimattei e compagne giocano ad alto livello, altro che “fanalino di coda”!, e l’Imoco Conegliano soffre (10-13). Letizia Camera in regia si affida al braccio di Barcellini, finora limitata, e si torna a contatto (12-14). Decisiva la fase centrale del quarto set, sale di tono l’Imoco con Nikolova e un “murazzo” di Fiorin (15-16), ma l’Idea 2002 tiene il vantaggio, anche se minimo. La russa Korukovets tiene avanti la squadra ospite (16-189, ma Fiorin risponde ancora.Bologna a caccia del tie break, l’Imoco si aggrappa alle invenzioni di Raffa Calloni (MVP) che sigla un rocambolesco 19 pari. Bologna regala qualcosa sbagliando al servizio, ma Stufi è scatenata e rimette avanti la sua squadra (20-22). A questo punto le Pantere si smarriscono e sbagliano troppo (21-24), poi trovano una grande reazione: Fiorin diagonale, Barazza a muro (saranno 5b alla fine), errore ospite e annullano 3 set point (24-24)! Tocca a Fiorin, grande il suo finale di set (18 punti totali), siglare il 25-24 e poi l’errore di Samec puo’ far esplodere il Palaverde, 26-24 e prima vittoria casalinga (da tre punti) per la squadra di Gaspari.

Ho cercato di entrare nel gruppo in punta di piedi – ha detto Jenny Barazza a fine gara, dopo il suo “veni-vidi-vici” al Palaverde – senza stravolgere gli equilibri, e le cose oggi sono andate abbastanza bene. Non era facile contro Bologna, una squadra molto più forte di quello che dica la classifica, ma siamo state brave a vincere con quella bella rimonta nel quarto set e portare a casa i tre punti. Dobbiamo evitare di abbatterci e reagire subito quando subiamo 3/4 punti in fila, ma la prestazione di oggi visto anche che Bologna ha giocato un’ottima gara, è stata veramente buona ed è importante anche aver dato una soddisfazione al pubblico.”

Coach Gaspari: “Vittoria importantissima, ci permette di toglierci di dosso questo incubo di dover vincere al Palaverde: la dedico al pubblico, ma soprattutto ai nostri dirigenti, al dottor Maschio e a Piero e Pietro (Garbellotto, che ora si taglierà il pizzetto scaramantico e Maschio jr) che ci sostengono con una passione eccezionali. Oggi è stata una gara strana, non facile, abbiamo avuto anche un po’ di fortuna stavolta nel finale, ma altre volte era stato il contrario, quindi prendiamo questi tre punti importantissimi. Ora mancano 7 gare e la nostra classifica è buona, cercheremo di migliorarla di gara in gara. L’innesto di Barazza? Ovvio che deve ancora integrarsi al meglio ed entrare negli automatismi, non è facile per la Camera riadattare il suo gioco, ma i 13 punti e i 5 muri di Jenny ci fanno capire di che razza di giocatrice stiamo parlando.”